L’area situata all’interno della prima periferia di Bologna, si presenta con delle caratteristiche che ne fanno una delle aree più interessanti della città. Risultato della dismissione di una industria molto famosa nella città, è collocata in un’area strategica sospesa tra la vicinanza al centro cittadino, ad un quartiere molto popolato come quello della Bolognina, in prossimità della stazione ferroviaria e della Fiera.
I vincoli del progetto riguardano la possibilità di demolire totalmente gli edifici industriali presenti privi di valore architettonico e di ricostruire la stessa volumetria in “sagoma”. Il programma proposto dalla proprietà prevedeva la sola residenza. Il progetto oltra la residenza prevede un programma ibrido che aggiunga, oltre ai servizi propri della residenza, commercio, servizi terziari laboratori artigianali e incubatori per piccoli imprese. Il concept progettuale prevede una grande piastra al di sotto della quale vengono posti tutti le attività non residenziali con eccezione dei servizi al terziario, piccolo commercio e i laboratori. Nel piano superiore della piastra viene ricreato un grande parco urbano perimetrato dall’edificato che lo racchiude. Ad una edificazione continua si è optato per una per parti, in cui la residenza diventasse quasi una esperienza individuale. Ad edifici molto semplici che si aggregano fra loro attraverso il concetto di “distanza interessante” a formare un tessuto “poroso” si contrappone una varietà degli spazi aperti, che risultano sempre differenti. La caratterista degli alloggi, anche in duplex è quella di utilizzare il tetto piano come spazio verde privato. Il rapporto fra esterno ed esterno viene mediato e modulato attraverso una ricchezza e differenziazione delle aperture e con una presenza per ogni alloggio di una loggia che affaccia sul parco pubblico.